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    La Storia di Berceto

  • Berceto è uno dei borghi più antichi dell’Appennino. Incastonato tra la Val di Taro e la Val Baganza, dista pochi chilometri dal ripido passo della Cisa, via di collegamento principale per i commerci tra la montagna e costa ligure. Proprio per la sua posizione strategica, il borgo ha visto passare sul suo territorio tutta la storia d’Europa, dal medioevo ai giorni nostri.

    La storia di Berceto inizia con le origini, da ricercarsi attorno al VIII sec. con la costruzione del monastero benedettino, fatto erigere dal Re longobardo Liutprando per intercessione dell’allora Vescovo di Rennes, Moderanno, oggi Santo Patrono del borgo.

    Fu proprio attorno a questo edificio religioso che si sviluppò la storia di Berceto, il paese simbolo della via Francigena di Monte Bardone. Questa strada, che assunse particolare importanza a partire dal XI sec., è da sempre percorsa dai numerosi pellegrini diretti a Roma che trovano nel borgo accoglienza e ristoro prima di proseguire il loro cammino attraverso il duro valico appenninico che li condurrà in Lunigiana.

    Divenuto oramai un importante presidio religioso ed economico, nel 879 il borgo venne donato, per convenienze politiche da Re Carlomanno al vescovo di Parma, che solo nel XII sec. ne ottenne il pieno controllo.

    Le vicende storiche del borgo proseguono tra le dispute di importanti famiglie nobiliari bercetesi: i Lupi e i Rossi. Quest’ultimi, vincitori nel 1308, mantennero la completa proprietà del feudo fino al 1666, anno in cui passo alla famiglia Farnese.

    Sotto la potente famiglia Rossi, che fece del Castello di Berceto la sua dimora, il borgo visse un periodo di grande splendore. Tra le azioni più importanti intraprese nel corso del 1400 prima dal Conte Pier Maria Rossi e successivamente dal figlio Bertrando da annoverare sono l’ultima ricostruzione del castello e il primo stupendo restauro dell’antica abbazia di San Moderanno, opere che resero Berceto il più bel borgo di tutta la montagna. Il destino del paese seguì poi le sorti del Ducato di Parma