Esplora

    Il Passo della Cisa tra storia e religione

  • Il passo della Cisa, situato a 1041 m s.l.m., rappresenta il punto di confine tra l’Appennino parmense e quello toscano. Proprio per la sua posizione strategica di controllo dei traffici commerciali tra la montagna e la costa ligure, fu oggetto di diverse dispute nel corso della storia.

    Terra di confine prima fra i territori territori longobardi e quelli bizantini, poi, nel XVI sec., tra il Ducato di Parma e Piacenza e il Granducato di Toscana, il Passo della Cisa rappresentò anche un'importante tappa lungo la Via Francigena, la strada di pellegrinaggio percorsa per la prima volta intorno al 718 d.C. dal vescovo di Rennes, Moderanno, diretto a Roma.

    I pellegrini trovavano ristoro e alloggio nell’ospizio di Santa Maria, edificato poco prima del duro valico che li avrebbe condotti verso Pontremoli, successiva tappa. In prossimità del passo, al termine di una lunga scalinata, si trova la chiesetta dedicata a Nostra Signora della Guardia, i lavori di costruzione della quale iniziarono nel 1919 per volere dei coniugi genovesi Eugenia e Flavio Fasce, e terminarono nel 1922 anno della sua benedizione.

    Dichiarata santuario il 29 agosto 1930, ogni anno in questa data viene celebrata la sua festa, che richiama in questo luogo sacro, dominato da un panorama mozzafiato, molti pellegrini e sportivi di tutto il mondo che dal 1965 riconoscono nella Madonna della Guardia la loro protettrice.