A pochi chilometri dal
centro di Berceto inizia l’antico sentiero che, percorso fino agli anni ’50 del secolo scorso, conduceva gli abili
scapellini bercetesi ai luoghi di estrazione della pietra. La
“Via degli Scalpellini”, che collega gli opposti versanti della
Val Baganza si estende tra le
località di Chiastre e Cassio. Tra fitti boschi di faggio intervallati a aperte vedute sulla vallata anche i più piccoli posso incamminarsi alla scoperta della natura e della storia di questi luoghi incantevoli.
La formazione sedimentaria di questo tratto di versante è da ricondursi all’età cretacica (80-8 milioni di anni fa). Qui, per 5 km, si estende una scoscesa parete rocciosa caratterizzata da speroni di roccia irregolari che si alzano di una decina di metri dal terreno circostante: gli affascinanti
Salti del Diavolo.
Il loro nome deriva da una leggenda popolare che narra la fuga del diavolo alla vista di una piccola croce ostentata da un santo eremita bercetese. Durante la corsa il demonio avrebbe lasciato le proprie tracce su queste rocce.
Fin dal medioevo gli scalpellini del villaggio hanno estratto da questa zona la pietra arenaria, in dialetto locale “mass ladèin”, per realizzare le più disparate opere: sculture, portali, fontane e molto altro. Ancora oggi si trova testimonianza di questi manufatti negli elementi architettonici sparsi in tutta l’area. Tra tutti il più significativo è il
portale del Duomo di Berceto risalente al XII sec..